Tecnico dell’animazione socio educativa

Cos’è Il tecnico dell’animazione socio-educativa?

Il tecnico dell’animazione socio-educativa è un professionista che lavora in ambito sociale ed educativo, con l’obiettivo di promuovere il benessere, lo sviluppo personale e l’inclusione sociale di persone di tutte le età, ma spesso in particolare di bambini, adolescenti, anziani o persone in situazioni di vulnerabilità. Il suo ruolo è di facilitare attività ricreative, culturali e formative, utilizzando metodologie educative e ludiche. Compiti principali:

  • Pianificazione e organizzazione di attività: Il tecnico progetta e realizza attività educative e ricreative, come laboratori creativi, attività sportive, teatrali o artistiche.
  • Supporto allo sviluppo personale: Lavora per favorire la socializzazione e lo sviluppo delle competenze personali, emotive e relazionali dei partecipanti.
  • Inclusione sociale: Favorisce l’inclusione di persone che potrebbero trovarsi in situazioni di marginalità o esclusione, come minori a rischio, persone con disabilità o anziani.
  • Collaborazione con altre figure professionali: Opera in sinergia con educatori, psicologi, assistenti sociali e altre figure che lavorano in ambito socio-sanitario ed educativo.
  • Valutazione dei bisogni: Analizza i bisogni del gruppo o dell’individuo per progettare interventi mirati e personalizzati.
Ambiti di lavoro:
  • Scuole: Collabora con insegnanti per integrare l’attività scolastica con progetti di animazione e socializzazione.
  • Centri di accoglienza o comunità: Lavora con giovani, anziani, o persone con disabilità.
  • Centri di aggregazione giovanile: Organizza attività ricreative e formative per giovani e adolescenti.
  • Strutture socio-sanitarie: Supporta persone anziane o disabili con attività che promuovono la qualità della vita.
Competenze richieste:
  • Capacità organizzative e di gestione di gruppi.
  • Empatia e abilità comunicative.
  • Conoscenze pedagogiche e psicologiche.
  • Creatività per sviluppare attività che stimolino interesse e partecipazione.
  • Percorso formativo: In Italia, per diventare tecnico dell’animazione socio-educativa, è generalmente richiesto un percorso formativo specifico, che può comprendere corsi professionali, lauree in Scienze dell’educazione o Scienze del servizio sociale, oltre a tirocini pratici presso strutture socio-educative. Questa figura è centrale per promuovere l’inclusione sociale e il benessere della comunità attraverso la partecipazione attiva e l’educazione non formale.


    N. Titolo Modulo Durata in ore Di cui aula Di cui Fad
    1 Analisi dei bisogni, risorse e potenzialità di
    persone, gruppi e comunità (UC 1874)
    90 45 45
    2 Documentazione, verifica, valutazione e
    miglioramento dell’attività di animazione (UC 1878)
    90 45 45
    3 Gestione delle dinamiche di gruppo e delle
    relazioni nel contesto dell’intervento di
    animazione. (UC 1877)
    90 45 45
    4 Progettazione degli interventi di animazione
    (UC 1875)
    90 45 45
    5 Realizzazione delle attività di animazione
    (UC 1876)
    90 45 45
    6 Lingua Inglese 50 26 24
    7 Di cui stage 125
    TOTALE 251 249
    Totale Percorso 500

    Cos’è il programma GOL?

    Il Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori GOL è un’azione di riforma del sistema delle politiche attive del lavoro e della formazione professionale che fa parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), finanziato con i fondi europei di NextGenerationEU. 

    La finalità del programma GOL è quella di ridisegnare i servizi per il lavoro per migliorare l’inserimento lavorativo delle persone, offrendo percorsi personalizzati di ingresso o reingresso al lavoro e innalzando le competenze attraverso percorsi di riqualificazione o aggiornamento professionale.

    Il programma comprende un’offerta di servizi integrati basati su una cooperazione tra i servizi pubblici e privati, con percorsi di accompagnamento al lavoro, di aggiornamento o riqualificazione professionale, e percorsi in collaborazione con gli altri servizi territoriali nel caso di bisogni complessi, quali quelli di persone con disabilità o con fragilità.

     

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